Boldoo la guida

2018_06_11 Kharakhorin

Il sindaco di Kharakhorin Enkhtur, Giorgio Marengo e due consiglieri di Kharakhorin mentre si raccomandato con Boldoo, la guida di occuparsi di me e dei miei cavalli con responsabilità.

il sindaco di Kharakhorin si chiama Erdenbat. Kharakhorin è stata la capitale dell’impero mongolo per un istante,
nel giro di un paio di generazioni è stata trasferita a Pechino.
In quell’istante della storia dell’umanità era partito il grande viaggio di devastazione e conquista verso ovest.
Non si può credere nella pace se si dimentica la guerra. Per questo dovevo partire da qui.

Giorgio Marengo e Tgegherè di fronte a una delle gher della missione di Kharakhorin

Giorgio Marengo, missionario della Consolata che vive ad Airvakher da 15 anni, gli ha raccontato l’idea di Mare di erba e gli ha chiesto se poteva essere lui a consegnarmi la freccia.
Lui ha chiesto a una famiglia di fiducia di ospitarmi ieri sera, si è incaricato di trovare una guida e stamattina mi ha consegnato la freccia.

Purebsuren

La famiglia che mi ha ospitata era una coppia di nonni con qualche mucca, qualche capra e i cavalli.
Una fila di quattro gher in mezzo a un tappeto di erba che sogna la pioggia.
Insieme abbiamo guardato i cavalli, li abbiamo fatti bere e poi abbiamo bevuto del tè salato al latte.
Ho montato la tenda e ho riposto tutto il materiale all’interno. Ho dormito lì di fianco. Ogni cavallo era legato
a un picchetto piantato a terra con una corda lunga 14 metri. Non hanno mai alzato la testa se non quando si
sono coricati. Tgegherè si è accucciato prima di tutti e si è messo a mangiare da seduto.
Sembrano felici.

Boldoo, guida a cavallo di Kharakhorin che mi accompagnerà fino a Bayan Olgi

Ieri pomeriggio ho conosciuto Boldoo: la guida. In teoria tra le richieste c’era quella che parlasse inglese,
francese o tedesco, lui sa dire buongiorno in ognuna di queste lingue, ma ha detto che non ci sarà problema
perchè tanto io posso imparare il mongolo..Non credo che ci riuscirò, so che stamattina nei quindici kilometri
dal campo di stanotte alla città abbiamo parlato tutto il tempo: lui in mongolo e io in italiano.
Vedremo!!

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