Ripartiti

Adesso che è successo, ho l’impressione che il passaggio della frontiera di questi due cavalli fosse proprio impossibile. Senza l’aiuto della guardia di frontiera russa, che ha sistemato i documenti dei cavalli; senza Yesulen che mi ha soccorsa dopo la partenza da Kharakhorin continuando a inseguire per me carte su carte senza mai farsi schiacciare; senza il permesso di far transitare i cavalli in Russia, sarebbe stato davvero impossibile.

Sasha e Liuba, i loro figli e uno stuolo di nipoti sono stati la mia prima famiglia russa. Mi hanno vista arrivare con un bagaglio improbabile, mi vedevano andare e venire dalla frontiera tornondo ogni volta più sconfortata, finché un giorno sono ritornata in sella.
Hanno festeggiato con me, con una dolcezza e un affetto da vera famiglia. Hanno trovato un sistema per farmi ripartire con i ferri che mancavano.

Siamo al terzo giorno di marcia in Russia. Ormai mi stavo abituando all’idea di cercare altri cavalli. Ci stiamo curando le ferite a vicenda. Domani ripartono gli aggiornamenti del sito.

Di nuovo in sella

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