La tregua del fieno

2019_06_11 Vyazma

Custode e Tgegheré prima degli insetti

Custode é un cavallo giovane, forte, dolcissimo. Dal primo giorno si è rivelato indispensabile per il suo buon carattere e coraggio, l’ho sempre ammirato per la sua compostezza e precisione.
Ho sempre dovuto tenere un occhio di riguardo per Tgegheré che invece è un bandito professionista e sa cacciarsi nei guai con la decisione di chi ha l’intelligenza per uscirne.

Custode l’intollerante

Andando avanti la geografia mi ha imposto uno spostamento di attenzione. Le foreste paludose che stiamo attraversando adesso sono una fabbrica di insetti molesti e Custode li patisce. Li patisce da impazzire. Diventa un mostro, guarda nel vuoto e colpisce tutto quello che gli capita a tiro, é riuscito a non mangiare per tre giorni, invece di pascolare galoppava in cerchio per quanto era lunga la corda, pestava l’erba e non la assaggiava neanche. Ho provato con i repellenti, ma l’effetto svaniva prima che lui trovasse quiete. Un guaio. É scappato tre volte contorcendosi nelle sue acrobazie e l’ultima é stata molto pericolosa perché per poco non finiva in autostrada.
Basta.
L’unico modo per farlo riposare e nutrire é chiuderlo da qualche parte e portargli erba o fieno.
La gente mi guarda come se fossi un alieno quando chiedo dove posso trovare posti simili in un momento dell’anno in cui tutti tirano il fiato perché possono finalmente lasciare gli animali al pascolo tutto il giorno.

Irina

Finalmente ho trovato una persona che ha capito e ha contattato tutti quelli che conosceva da casa sua a duecento chilometri di distanza per avvisare del mio arrivo e chiedere di preparare un posto così per questa anima in pena.
Si chiama Irina, ha una decina di cavalli sulle sponde del fiume Ugra, ha la voce dolce come un angelo e basta che parli per far stare meglio tutti, fa un formaggio di capra che é la fine del mondo e legge nel pensiero.
Da quando siamo stati da lei, finalmente Custode mangia e riposa. Ogni posto da lei consigliato sulla nostra strada era una casa accogliente.

Angelika che prima di pensare a fare colazione é andata a tagliare l’erba per Custode che si sta facendo una scorta di coccole.

Andiamo avanti di notte e arriviamo al mattino. Preparo degli strani bivacchi diurni, sistemo la belva e faccio il bucato. Poi vado a dormire.
Il mostro che gli insetti volevano far uscire da Custode non morde più.

Il chiarore della notte estiva sulle paludi. Il concerto delle raganelle che si ingozzano di zanzare e piccola luna che ha voglia di crescere.

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