tre cavalli

questi tre cavalli sono ciò che ho lasciato in Mongolia insieme alla mia sella e all’embrione di un progetto che comincia a prendere forma un mattone sull’altro.

clessidra dalla fronte al naso, criniera a spazzola, sauro come un tramonto, compatto all’essenziale
Gaby lo ha trovato a Sukhbaatar, quasi al confine con la Russia, è nero, così nero che anche la giornata più buia al suo cospetto diventa luminosa.
mantello del colore della steppa, zebrature su posteriori e anteriori, mascherina da orsetto lavatore, grandi imprese alle spalle. è il più gentile e veloce

 

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