latte

In ogni parte del mondo, il primo raggio di sole va a rimbalzare su un sorso di latte. Pascoli, erbivori e latte sono legati da un filo dolce e nutriente.

Zaya fa la guida turistica in Mongolia. Si è trasferita per studio e lavoro a Ulan Batar ma viene da una dimensione molto più arcaica di cui fanno parte gesti che nella modernità da lei vissuta ogni giorno non si cancellano.

piovigginava, nevischiolava e dentro la gher la stufa irraggiava calore come un abbraccio.
A sinistra della porta c’era un recinto di un metro e mezzo per un metro e mezzo con la nutrice di sette capretti. Fuori della porta c’era la coda delle madri che non vedevano l’ora di rivedere i loro piccolini.  La bambina le faceva entrare una per volta e mentre la capra coccolava il suo capretto, le due donne di casa la mungevano e il capofamiglia la teneva al suo posto. Ogni volta che una di loro veniva fatta uscire, la signora puliva per terra prima che venisse fatta entrare la prossima.
La casa era allo stesso tempo rifugio e stalla, eppure pulizia e cura dominavano l’aria in armonia.

7°Update 
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Mare di erba

passaggi

certe volte i fiumi li attraversavamo su ponti di tronchi grandi, piccoli, medi. ingegnerie di sopravvivenza. affronti agli ostacoli, collegamenti tra sponde differenti.

ponte di tronchi sulla via di Tsaganuur

certe volte il ponte non c’è. cavi d’acciaio tesi da una sponda all’altra fanno da ancoraggio per chiatte di legno su cui sale di tutto: mezzi, animali, cavalli. nessun mancorrente a cui appoggiarsi, un pontile da cui salire sul pelo dell’acqua, otto braccia forti che tirano e spingono una carrucola.

sbarco della chiatta sul Shisjkhed Gol

questi cavalli hanno visto questo ed altro e salgono sull’ondeggiante piattaforma come se fosse immobile. scendono molto contenti di rimettere i piedi sulla terra ferma..

6°Update 
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Mare di erba

‘Pons tremolans’ Giovanni Lindo Ferretti SAGA 

Ferrino con Mare di erba

Questo é il prototipo del model of di HL Revolution 1200 W.T.S che sarà in catalogo a partire dall’anno prossimo.

Non c’é buono o cattivo tempo, ma buono o cattivo equipaggiamento’ -lord Gilwell BadenPowell-

Stanotte ho provato il saccopelo Ferrino con cui mi metteró in pista per superare tranquillamente il clima continentale nell’inverno prossimo. Saranno loro a preparare tutto l’equipaggiamento da bivacco per me e per i cavalli.

La temperatura é già salita rispetto all’inizio della settimana, la minima di oggi, dove mi sono accampata sopra a Bardonecchia é stata di -15, ero senza ghette e per raggiungere il posto mi ero riuscita di neve scarpe e calze. Mentre il saccopelo si riempiva di aria, ho sentito un immediato sollievo che mi ha accompagnatore per tutta la notte. Avevo solo un tell di plastica tra me e la neve e non ho montato il telotenda per prendere piú freddo possibile. Sono stata benissimo e l’idea di partire con materiali affidabili significa prevedere di dormire bene. Quando si riposa bene durante la notte, le giornate sono piú leggere da affrontare.

insieme

In Mongolia gli alberi sono una rarità, il carbone è diffuso come combustibile da grandi occasioni e in molti posti l’unica cosa da bruciare è lo sterco secco degli animali allevati. Dall’altra parte del fiume che costeggia l’accampamento di Saraa e Baghy, c’è un boschetto di salici. Si aspetta l’inverno per andare a raccogliere la legna di tutto l’anno perchè quando il fiume è ghiacciato, lo si può attraversare con il carro.

il giorno cadeva ed ero andata a vedere l’ultimo raggio di sole sul fiume. Appena l’ultimo raggio ha cercato di andarsene, sono arrivati dall’accampamento Baghy, suo figlio e due suoi nipoti in partenza con un carro di legno tirato dal bue. Stavano andando a fare legna e mi sono unita alla spedizione.

Baghy stava davanti e saggiava la consistenza del ghiaccio sul fiume per mettere in sicurezza la progressione. il figlio conduceva il bue e Zarkhna stava seduto sul carro con suo cugino.
Siamo arrivati in una radura del bosco dove era già ammucchiata una catasta disordinata. Potendone trasportare di più, tutta la famiglia si è messa all’opera per far cadere ancora qualche albero prima che fosse completamente notte. Baghy ne sceglieva uno e bussava sul suo tronco. A seconda del suono decideva se farlo cadere o meno. Quando trovava quello buono, gli dava qualche colpo di accetta al colletto e tutti insieme lo spingevano finché non cadeva. Trasportato tutto vicino al carro, lo abbiamo caricato mentre una luna gigantesca illuminava a giorno la neve e siamo rientrati sotto le stelle. Al ritorno il bue era condotto da Zarkhna.

Tutto era candido e nelle tende il fuoco era acceso. La luce gialla usciva dai rosoni centrali raccontando familiarità e calore.

4°Update 
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Mare di erba

persone

Saraa e Baghy in sella ai cavalli di neve, attraversano il fiume ghiacciato

Saraantuya= splendore della luce della luna
Baatsaykhan= forte e gentile

Saraa e Baghy sono nonni, vivono nell’accampamento lungo il fiume dove l’acqua corre sempre, riparato dalla collina rocciosa. Saraa si occupa della casa e Baghy degli animali. Sono i custodi di tre piccoli cavalli che ancora non hanno idea dell’impresa che li aspetta.

4°Update 
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Mare di erba