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Precisi e pragmatici gli svizzeri

2016 07 06 Arturo Plozza
Responsabile ufficio caccia e pesca di Poschiavo. Guardiano della selvaggina.

La Val Poschiavo è stata liberata dai lupi già nell’Ottocento. Un caso isolato di presenza nei Grigioni è stata una lupa di origine italiana abbattuta nel 1954 da un cacciatore che non immaginava neanche lontanamente che il cane che si era trovato sotto il suo mirino fosse un lupo. Da troppi anni non se ne parlava neanche più!
Da qualche anno singoli individui giungono continuamente in dispersione da oltre confine. L’unico branco stabile è il Calanda che ha territorio intorno a Coira, qui nei Grigioni. Nel Vallese la presenza di lupi isolati è consolidata ma nessuno ha formato branchi stabili.
Il primo di cui si è avuta la certezza è stato abbattuto per errore durante una caccia notturna da un cacciatore che ha denunciato il fatto.
Successivamente è stato trovato sotto un ponte il cadavere di un altro lupo con evidenti ferite da arma.
Nel giro di un anno, lo scorso, solo nei Grigioni tre sono stati vittima di incidenti stradali, tutti giovani. È un animale schivo è difficile da vedere, nessuna delle nostre fototrappole ha funzionato, quando per qualche motivo (incidenti o predazioni), la sua presenza si mette in mostra, l’impatto è comunque forte.
L’anno scorso è arrivato un lupo che nel giro dell’estate ha predato sessanta capi di bestiame insistendo in particolare su tre allevatori e viaggiando a suo piacimento sul confine tra Italia e Svizzera. Sono animali, non gliene importa niente dei confini! Per noi è più complicato, le vie ufficiali di collaborazione oltre confine sono lente e burocratiche e in quegli spazi di tempo un lupo dimostra tutta la sua elusività.
Dalle prove del DNA risulta che l’anno prima quello stesso animale girasse nel Canton Ticino. Fanno molta strada, si fermano dove gli pare e si specializzano a predare quello che gli fa più comodo lì dove si trovano. Non se n’è più sentito parlare.
In questo momento sembra che non c’è ne siano ma possono arrivare e così come arriveranno se ne andranno. Il tema è solo all’inizio.

STRATEGIA LUPO SVIZZERA Singoli individui giungono continuamente nel nostro Paese; nel 2012 si è formato il primo branco. La Svizzera non pratica politica attiva di promozione del lupo. Con la Strategia Lupo Svizzera, l'UFAM vuole contenere al minimo i problemi che possono scaturire dalla loro presenza. -UFAM Ufficio Federale AMbiente-
STRATEGIA LUPO SVIZZERA
Singoli individui giungono continuamente nel nostro Paese; nel 2012 si è formato il primo branco. La Svizzera non pratica politica attiva di promozione del lupo. Con la Strategia Lupo Svizzera, l’UFAM vuole contenere al minimo i problemi che possono scaturire dalla loro presenza.
-UFAM Ufficio Federale AMbiente-

In Svizzera il lupo è un animale protetto, non si esclude comunque l’ipotesi di abbattimento di singoli elementi che si dimostrano nocivi e creano conflitti. La loro eliminazione va a favore di tutti gli altri. Se si impegna personale specializzato in azioni mirate, si evitano molte discussioni e occasioni di bracconaggio.
È successo con l’orso, è sensato pensarlo per il lupo. L’anno scorso il branco Calanda è diventato troppo numeroso e si era stabilito di eliminare due soggetti di un anno. L’inverno mite ha permesso all’intero branco di continuare a nutrirsi di selvaggina senza scendere vicino ai paesi e non si sono manifestati da nessuna parte, non è quindi stato possibile realizzare questo proposito ma non ci sono neanche stati danni. Adesso il caso è da valutare in base a quanti sono sopravvissuti, quanti si sono dispersi e quanti ne nasceranno con la prossima cucciolata.
L’essenziale è dare disposizioni precise e pragmatiche su quali sono i soggetti da abbattere, chi lo deve fare e quando.